giovedì 27 dicembre 2007

Spinning. Le prede "L'Aspio"

Spesso nei mesi invernali, la pesca viene messa da parte soprattutto per le condizioni meteo non favorevoli, in effetti spesso si resta più volentieri in salotto con la "sposa" piuttosto che andare a pescare al freddo. Inoltre d'inverno molte specie di pesci entrano in una sorta di "letargo" per cui è difficile operare delle catture interessanti. Mettendo insieme queste due cose la pesca invernale viene sottovalutata.

Esistono però delle specie che proprio nei mesi più freddi offrono delle grandi soddisfazioni, non tanto in quantità ma in qualità delle prede, mi riferisco alle Sandre, ai Lucci e agli Aspio. E proprio di questa specie alloctona oggi parleremo.

COS'E'
L'Aspio è un ciprinide che è originario dell'est Europa ed è pressochè l'unico puro predatore tra i suoi simili (ciprinidi). Superate infatti le prime fasi dello sviluppo si nutre quasi esclusivamente di piccoli pesci e quando raggiunge misure ragguardevoli si nutre anche di anfibi, piccoli mammiferi e uccelli. Non è raro però catturarlo anche con vermi bifìgattini o simili.

DOVE SI TROVA
Si è ben ambientato nei nostri grossi corsi d'acqua come il Po fino ad arrivare alle valli del Piemonte, è stato però esportato anche in fiumi artificiali come il Canal Bianco e altri laghi, sempre per opera dell'uomo.

IL SUO CORPO
Se analizziamo la sua conformazione corporea vediamo che, da buon predatore, posside delle pinne ben pronuniciate per sferrare attacchi velocisimi alle sue prede, il corpo è compresso ai lati per fronteggiare le grandi correnti e come tutti i ciprinidi non si vedono i denti nella bocca in quanto sono presenti nella faringe (come le carpe). Ciò che interessa di più sono però le sue dimensioni che raggiungono anche i 120 cm per un peso vicino ai 12 Kg.

LA SUA CACCIA: Dove e Quando
Durante la bella stagione come un sacco di pesci, predilige i fondali bassi, anche con correnti interessanti o salti d'acqua (dove è più ossigenata), spesso si naconde vicino ad ostacoli appena sotto la superficie per poter sferrare i suoi attacchi. Lo si trova nella stagione calda in branchi di esemplari piccoli che infastidiscono i grossi e la nostra pesca.

Nella stagione più fredda si sposta nelle zone più profonde dove l'acqua ha qualche grado in più ma sempre vicino ad ostacoli, soprattutto quelli fluviali, quindi pali e costruzioni in cemento. I suoi attacchi ricordano quelli dei lucci quindi decisi ed energici, questo ci fa ben pensare che è una preda molto divertente.

LE ESCHE
Come specificato nella stagione invernale l'Aspio lo troviamo nelle buche anche con correntoni, quindi lo insidieremo a spinning, con ondulanti fino ai 25 gr o minnow affondanti o rotanti che non fanno mai male, spesso si raggruppano più esempari della stessa taglia, quindi trovato uno è possibile catturarne altri nella stessa zona. Usiamo dell'attrezztura da Lucci canne e mulinelli quindi interessanti per le correnti nonchè del filo di nylon fino al 0,28 o 0,30, ricordanto che in questo periodo anche gli esocidi di grossa taglia sono in attività dunque un cavettino in fondo ce lo metterei .... non si sa mai.....

mercoledì 19 dicembre 2007

Rubriche: La "MIA" pesca, le "TUE" catture, i "VOSTRI" articoli di pesca.

Invia le foto delle tue catture a riguez11@gmail.com, verranno inserite nello slideshow qui sotto. Se vuoi puoi inviare anche i racconti delle tue giornate di pesca con le foto allegate e saranno postate nel BLOG del "lamiapesca.blogspot.com"

Mi raccomando vi attendo numerosi.

Inoltre volete essere i redattori di articoli su questo BLOG, non esitate a contattarmi, potete scrivere anche voi articoli sulla vostra passione preferita.

Per gli argomenti non vi preoccupate, potete postare articoli sulle tecniche, sulle vostre catture, sulle attrezzature, sui viaggi di pesca, sulle manifestazioni di settore, qualsiasi cosa che abbia a che fare con la "VOSTRA" pesca.

Manifestazioni. FishingShow 2008 si sposta a Bologna

Nel 2007 abbiamo assistito alla prima edizione del fishingshow, la manifestazione, a cui ho partecipato, si è svolta presso la Fortezza a Firenze, incantevole città d'arte. Gli espositori erano moltissimi e naturalmente non potevano mancare i grandi brand del settore (Shimano, italcanna, daiwa etc..), molte anche le ditte "minori" del settore che iniziando come artigiani hanno sviluppato molti prodotti degni di nota, come canne di alto livello e artificiali di vari colori e forme per varie tecniche di pesca.

Una delle cose più interessanti che ho visto, è stata la vasca posta all'esterno, dove gli spinnofili professionisti, hanno mostrato come funzionano, o meglio come dovrebbero essere maneggiati, gli artificiali e le attrezzature delle grandi marche.

Quest'anno la manifestazione è arrivata alla seconda edizione, ma non sarà più a Firenze ma presso Bologna fiere, dall'8 al 11 Febbraio.

A tutti gli appassionati di pesca consiglio una visita in quanto sono sempre presenti tutte le novità del settore, nonchè tutte le attrezzature possibili, accessori compresi, anche di più di quelle che vi vengono in mente. Se a tutto questo aggiungete che potete provate tutte le canne che volete e magari fare delle prove sugli artificiali, penso che il gioco vali la "candela", come si dice dalle nostre parti.

La pesca con gli artificiali diciamo che fa da padrona, quindi sto parlando dello spinning come della traina, in quanto gli artificiali a disposizione sono veramente tanti come le ditte produttrici, vedrete minnow mai visti e piume con colori fantastici.

Oltre alle attrezzature esistono molti stand dove gli editoriali mettono a disposizione sconti interesanti per gli abbonamenti alle riviste di settore, mentre altri stand ospitano associazioni che raccolgono molti iscritti pescatori, i quali condividono questa grande passione, come gli AdS (Apostoli dello Spinning).

Quindi diamoci tutti appuntamento a questo imperdibile evento per gli appassionati di questo sport e hobby dove il divertimento e la natura non mancano mai.

Qui trovate la brochure di presentazione dell'evento.



martedì 18 dicembre 2007

Il Luccio. Un "vero" predatore. Video di un luccio che attacca un uomo.

So che questo post non è usuale come articolo di pesca, ma mi serve per farVi capire come il Luccio possa essere un vero predatore.

In questo video vediamo come un Luccio di medie dimensione possa tranquillamente attaccare un luccetto più piccolo addirittura in mano di un pescatore.

Il mio post serve per sottolineare 2 cose fondamentali:
  1. Il luccio quando ha fame si prende quello che vuole, quindi attacca come un vero predatore
  2. Quando si pescano i Lucci bisogna avere un occhio di riguardo perchè anche se fuori dall'acqua sembrano docili, possiedono denti molto lunghi e accuminati, nonchè una notevole forza nella pressione delle mandibole.
Per questo mi sento di dare qualche consiglio:
  1. per andare a lucci portate dei guanti
  2. per aprire la bocca del luccio usate delle pinze divaricatrici
  3. per togliere le ancorine dalla bocca del luccio usate una pinzetta e non le mani, non è la prima volta che il luccio chiude la bocca improvvisamente e lascio immaginare a voi le conseguenze.
Pensate dunque che esistono lucci che raggiungono i 20 Kg, anche se ormai molto rari, immaginatevi cosa la sua bocca può contenere e soprattutto la dentatura, altro che conte "Dracula".

lunedì 17 dicembre 2007

Spinning. Le prede "Il Luccio"

L’Esox lucius
è un pesce di acqua dolce appartenente alla famiglia Esocidae dell'ordine degli Esociformes.

È caratterizzato dalla bocca a "becco d'anatra", dominata da robusti e acuminati denti. In Nordamerica vive una specie più grande e feroce, denominata muskellunge (Esox masquinongy).

Diffusione e habitat
Questo pesce è diffuso nel continente nordamericano, pressochè in tutti i bacini fluviali atlantici e del Pacifico. In Eurasia è presente dalla Francia alla Siberia, compresa l'Italia settentrionale ed escluse Scozia e Norvegia settentrionale. È stato inoltre introdotto in altri paesi, che spesso hanno riscontrato danni agli ecosistemi originari dopo la sua introduzione.

Descrizione
Può raggiungere 1,20 m di lunghezza e 20 kg di peso, la crescita e la dimensione finale sono piuttosto variabili, in relazione all'alimentazione e alla temperatura dell'acqua, in genere raggiunge i 20 cm durante il primo anno di vita e il metro in età adulta. Gli esemplari di maggiori dimensioni sono generalmente femmine.Oltre che dalla bocca di grosse dimensioni e fornita di file di denti uncinati, il luccio è caratterizzato da una testa piuttosto grande rispetto al corpo, di forma allungata e schiacciata (per questo motivo è noto in alcune regioni d'Italia come "Luccio Papera"). La colorazione è varia a seconda dell'habitat e della colorazione dell'acqua: ventre bianco giallastro, dorso verde-bruno maculato scuro. La forma corporale varia secondo la corrente delle acque in cui vive, nelle zone con scarsa corrente assume una fisionomia allungata, nelle acque ferme presenta un corpo più tozzo.

Riproduzione
Le femmine, che raggiungono la maturità sessuale intorno ai 3-4 anni di età, depongono le uova all'inizio della stagione primaverile, in zone ricche di vegetazione, aderiscono alle piante acquatiche fino alla schiusura, quando le larve permangono attaccate agli steli vegetali per mezzo di un organo adesivo del capo e in pochi giorni assorbono completamente il sacco vitellino.

Alimentazione

È un predatore di altri pesci, caccia restando immobile fra le piante acquatiche in attesa che la preda si avvicini, in assenza di prede consone non disdegna rane, piccoli mammiferi, giovani uccelli acquatici e il cannibalismo.

Pesca
È considerato il Re dei predatori d'acqua dolce. Si pesca a spinning oppure con il vivo a galleggiante. Va insidiato nei pressi della tana poiché il Luccio si smuove solamente quando è certo di porre a termine positivamente l'attacco. Porre attenzione quando lo si salpa poiché è dotato di denti affilati.È necessaria un terminale di acciaio (acciaina) perché con i denti potrebbe tranciare il filo. Tra le nuove esche per insidiarlo si segnalano il morto manovrato, gli spinnerbait ed i jerkbait.

venerdì 14 dicembre 2007

Traina. Ricciole con Aguglia.

Allora cambiamo un pò argomento, vediamo un pò un'altra tecnica, la Traina.
Questa tecnica è molto sviluppata in italia, viene impiegata sia con il vivo che con gli artificiali sia con il pimbo guardiano che con l'affondatore (lo vedremo più avanti). Il vivo impiegato dipende un pò dalle prede ma sono molto usate le aguglie, i calamari e i lanzardi di media taglia.

Per iniziare di parlare di questa tecnica vorrei proporvi questo video, il quale ci fa vedere come vengono catturate le Ricciole con il vivo e nella fattispecie con l'Aguglia.

Vedremo anche come questa viene innescata e con che attrezzature viene insidiato questo pesce. Più avanti andremo a vedere altre specie che vengono insidiate con questa tecnica.

Buona Visione.


sabato 8 dicembre 2007

Spinning. In mare o in acqua dolce?

Da molti anni mi interesso ormai di pesca, come raccontavo in un post precedente, fin da piccolo mi sono fatto, per fortuna, influenzare da mio padre ed in effetti di spinning se ne è sempre sentito parlare. Lo spinning come dicevo ha preso sempre più piede, perché oltre ad essere una tecnica molto redditizia per molte specie, offre la possibilità di dedicarsi ad una pesca anche dell’”ultimo momento”. Con la frenesia che caratterizza le nostra vita sempre più, abbiamo bisogno anche di adottare delle tecniche che non ci portino via tempo. Con questo non voglio dire che le altre tecniche siano meno utilizzate, oppure che lo spinning si pratichi solo per questo, ma ad esempio per me e per alcuni amici una delle motivazioni principali per cui l'abbiamo adottata è proprio questo, fermo restando che sia una tecnica divertentissima. Ma veniamo al dunque, qualcuno si chiederà dove si possa praticare questa pesca, in mare o in acqua dolce? Beh negli ultimi anni, mi sono informato attraverso anche molti editoriali, in effetti la pesca a spinning è sempre più utilizzata in entrambi gli ambiti. Ma andiamo a vedere cosa possiamo insidiare e i periodio più adatti per pescare a spinning.

SPINNING IN ACQUA DOLCE.
Lo spinning in acqua dolce è sicuramente il primo ambito in cui lo spinning è stato adottato, ed infatti alcune prede a differenza che in mare, possono essere insidiate praticamente solo con questa tecnica.
Prede
Le prede da insidiare a spinning in acqua dolce possono essere, il BlackBass o PersicoTrota (Boccalone, Branzino), il Luccio, da qualche tempo il LuccioPerca (Sandra), la trota (salmonidi in genere), il cavedano, il PersicoReale, l’Aspio. Per darvi un’idea da qualche anno sento catturare a spinning anche il Siluro ed infatti da poco nei negozi di pesca trovate esche artificiali proprio per questo gigante con i baffi. Molte di queste prede ad esempio il BlackBass e il Luccio sono insidiabili prevalentemente attraverso questa pesca mentre per le altre esistono altre tecniche molto redditizie.
Periodi.
Per lo spinning in acqua dolce il periodo è pressoché tutto l’anno, dipende però dalle prede. Per il BlackBass il periodo migliore è la fine della primavera e estate, mentre per i grossi lucci si prediligono i primi freddi, per il LuccioPerca addirittura i freddi rigidi ad esempio in po. Se parliamo di Salmonidi invece, dipende molto dalle leggi vigenti nelle varie zone di pesca, ma essendo sempre in acque fredde si possono insidiare tutto l’anno. Anche l’Aspio , soprattutto di grossa taglia si prediligono i periodi di freddo rigido.

SPINNING IN MARE
Lo spinning in mare è una tecnica applicata ultimamente sempre a più prede, in effetti se pensate bene quasi tutto il pesce di mare è predatore soprattutto di grossa taglia, mentre ad esempio la carpa in acqua dolce è pressoché e perlopiù erbivora. Di conseguenza negli ultimi anni mlte ditte specializzate hanno sempre più investito in artificiali specifici per il mare.
Prede
Come dicevo prima quasi tutto il pesce di mare è predatore soprattutto quello di grossa taglia, le prede che si possono insidiare comunque a spinning (escludendo la traina che verrà analizzata separatamente) sono, la Regina Spigola, la Leccia, il pesce Serra, la Palamita, alcuni alletterati, la Lampuga, l’Agulia, il Barracuda.
Periodi
Beh visto che le prede sono molteplici e i mari in italia sono di vario tipo e varia profondità, lo spinning in mare si può effettuare praticamente tutto l’anno, dipende comunque dalle zone e dal tipo di fondale. Ad esempio le Spigole sono insidiabili a spinning più in tardo autunno e inverno, la palamita in autunno ma in alcune coste è presente tutto l’anno, il barracuda anche, quindi diciamo che lo spinning in mare si può effettuare tutto l’anno ad eccezione solo di alcune prede. Il periodo però più proficuo è il periodo autunnale prima dei freddi gelidi, in quanto il pesce foraggio si avvicina a riva trascinando il pesce di taglia.

Nei prossimi post cercherò di riportarvi qualche informazione interessante sulle attrezzature impiegate.

venerdì 7 dicembre 2007

Spinning. "Minnow" come reagiscono le prede.

In questo post, a completamento del filmato precedente, sono a proporvi un altro video della Rapala, sottolineo che questi video non sono per me a sfondo commerciale, ma dimostrativo in quanto essendo fatti molto bene, danno un'idea chiara di come si muovano i minnow, anche attraverso riprese subaquee, ma soprattutto, come in questo caso, come reagiscono le prede in caso di passaggio degli stessi. Noterete che la preda segue per un pò l'esca prima di attaccarla in quanto prima la studia e poi decide se una cosa che le interessa. Quando parleremo di prede, soprattutto di "pike" (lucci), faremo delle considerazioni più specifiche, le quali confermeranno ciò che vi sto anticipando. Spesso capita che la vostra "MANO", non trasmette abbastanza naturalezza all'artificiale e il pesce lo segue senza mai attaccarlo, anche fino sotto ai vostri piedi. Godetevi questo filmato, il quale vi fornirà ancora più informazioni visive su come si usa un Minnow. Buona Visione.......

giovedì 6 dicembre 2007

Spinning. "Minnow" come si muovono.

Inizialmente abbiamo dato una definizione di che cosa sono i Minnow, a cosa servono, le prede che si possono insinuare e soprattutto come si usano. Ma siete riusciti a farvi un'idea di come si muovono? Bene nel video che vi propongo, vengono visualizzati i movimenti che un minnow opera. Tenete presente che i movimenti dei Minnow dipendono da molti fattori, dal peso, dalla canna, dalla Marca del produttore e cosa molto importante dalla vostra MANO!. Qui prendiamo una marca che ha fatto la storia della pesca a spinning, RAPALA, probabilmente tutti ne avete sentito parlare, producono un sacco di modelli, che fidatevi in commercio sono si costosi ma operano dei movimenti veramente Fenomenali. Il video ASSOLUTAMENTE non vuole essere commerciale, anzi, è per mostrare a voi lettori come si muovono i Minnow e come si comporta il pescatore nel manovrare l'artificiale..... ah dimenticavo anche come i pesci reagiscono al passaggio dell'esca.
Buona visione...... e a presto!!

Spinning. Cosa sono i "Rotanti" e gli "Ondulanti"? Il classico "Cucchiaino".

DESCRIZIONE: è realizzato completamente in metallo ed in commercio ne esistono svariati modelli che possono essere divisi in due grandi categorie: rotante o ondulante. In breve il cucchiaino rotante e' costituito da un asse in filo di acciaio su cui e' infilato un corpo (zavorra), una o due palette ( si parla in questo caso di rotante-tandem ) innestate o direttamente ( il classico Martin ) o tramite un cavallerino ( tipo Mepps, Ilba e via dicendo ) ed una ancorina. La forma della paletta, a goccia o a foglia di salice, influenza l'angolo di rotazione della stessa intorno al corpo. Piu' semplice e' il modello ondulante formato da un pezzo di metallo di forma ovale allungata, piu' o meno curvato, a cui in fondo e' agganciata, in genere tramite un'anellino, un'ancorina. Entrambi non sono artificiali antialga, ma si possono modificare in modo da farli diventare :
  • modifica ondulante-antialga : sfilare dall'anellino l'ancorina e sostituirla con un amo antialga.

  • modifica rotante-antialga : bisogna usare i modelli prodotti dalla Martin che sono smontabili, non proprio facilmente. Estrarre il filo di acciaio dal fondo del corpo dove e' attaccata l'ancorina e sostituirla con un amo antialga, quindi reinserire il filo. Ci vuole un po' di pazienza e buona manualita'.

Con i rotanti, seguendo le istruzioni di cui sopra, si possono realizzare anche modelli tandem antialga o meno che hanno la particolarita' di essere snodati quindi con movimenti piu' sinuosi ed attrattivi.

PESCI INTERESSATI E ZONE DI LANCIO: Tutti i predatori. In tutte le zone "calde" preferite dal pesce che intendiamo insidiare cercando di evitare di lanciarlo in mezzo o sopra gli ostacoli, visto che i "puri" cucchiaini non sono antialga. Il discorso cambia nel caso si effettuano le modifiche di cui sopra, dato che l'esca e' antialga la si puo' lanciare tranquillamente in tutti gli ambienti sia privi che zeppi di ostacoli.

QUALE ACQUISTARE: la misura si sceglie in base al tipo di pesce da insidiare

  • trota, cavedano, persico reale, cheppia, scardola : dal n° 0 al n° 2 ( e' quello piu' usato ) che corrispondono a 1-6 gr. per il Martin e circa a 5 cm. max per gli ondulanti. Nel caso si voglia insidiare la trota marmorata la misura puo' salire sino al n° 4-5 ( 9-12 gr. e 7- 9 cm.)

  • black-bass : dal n°2 al n°4 (6 - 12 gr. e 5 -7 cm. )

  • luccio : dal n° 4 in su ( dai 9 gr in su e dai 7 cm in su ). In genere si utilizzano modelli tandem. Tutti i modelli presentano un fiocco di peli o lana rosso sull'ancorina.

  • sandra : cucchiaini tra il n° 3 e il n°5 ( tra 9-15 gr. ) principalmente ondulanti ( tra 7 -12 cm. ).

  • siluro : dal n° 5 in su ( dai 15gr in su ). In genere si utilizzano grossi modelli tandem ed ondulanti.

Le colorazioni sono molte. Tralasciando le teorie a corredo, andate sulle classiche tinte argento e/o oro.

COME SI RECUPERA: il recupero è influenzato, può sembrare strano, dal tipo di acqua in cui si stà pescando, se stagnante o mossa.

  • Acque stagnanti ( laghi , lanche, morte ) - in questi ambienti l'unica forza che agisce sull'esca e' quella che gli imprimiamo noi durante il recupero e la direzione seguita dalla stessa e' quella lungo il nostro filo. Alzando o abbassando la canna si varia anche la profondita', piu' si alza piu' sale verso la superficie. Nel rotante, come specifica il nome, appena recuperato la paletta si mette in movimento emettendo vibrazioni e lampi di luce riflessa sul suo corpo che stimolano l'attacco dei pesci. Tenete la velocita' piu' bassa che potete. Per rendere il movimento piu' vario e quindi accattivante cambiate ogni tanto sia la velocita' che la direzione di recupero. Discorso leggermente diverso per l'ondulante. Non essendo dotato di un movimento proprio, per animarlo, oltre ai movimenti di cui sopra, dovete dare anche qualche piccolo strappetto in modo che guizzi.

  • Acque mosse ( fiumi, torrenti ) - qui le forze che agiscono sull'esca sono due; la prima e' quella che imprimiamo noi ( identica a sopra ), la seconda e' quella impressa dall' acqua che scorre con direzione sempre uguale ed intensita' funzione della corrente. La forza finale che agisce sul cucchiaino e' la "somma" delle due. Piu' che come muovere l'artificiale ( ci pensa la "forza" a muoverlo in maniera efficace ), ci dobbiamo preoccupare di farlo passare nei punti "caldi" in cui pensiamo ci sia il pesce. Tralasciando spiegazioni teoriche di fisica, la traettoria della nostra esca e' un'arco ( parabola ) con "pancia" piu' o meno accentuata in funzione della corrente, velocita' di recupero e della posizione della canna durante il recupero ( parallela o meno alla corrente ). Le ultime due ( velocita' e posizione ) si variano durante il recupero per correggere la traettoria. Per prima cosa si lancia possibilmente a monte del punto prescelto poi recuperando si cerca di farlo passare nel punto che vogliamo. A valle di un ostacolo emerso la corrente cambia moto e puo' essere nulla, dovete quindi agire di conseguenza. Non e' semplice all'inizio, occorre un po' di pratica.
Fonte www.spinningonline.it

mercoledì 5 dicembre 2007

Vertical Jigging ....... ancora belle catture !

Come in tutti gli ambiti per rendere l'informazione interessante ed attendibile bisogna tenere costante la PROPRIA di informazione. Quindi quando ho tempo ricerco qua e la informazioni sulla mia passione, meglio su una delle mie passioni, "La Pesca". Naviganto, navigando, in internet e non nei mari italiani, sono arrivato a conoscere nel forum di Biggame soprattutto qui, degli scatenti pescatori, anche più di me. Abbiamo discusso praticamente tutta l'estate sulle uscite in Alto Adriatico, sulle tecniche e sulle catture effettuate, spesso ci siamo trovati anche per radio CB o VHF. Qui ho incontrato appunto cicottino con la sua "cicotta bella" che risulta un gran esperto di Vertical Jigging, non solo ha postato più volte sul forum racconti delle sue belle catture. Avendo il suo contatto di Chat, oggi mi ha contattato e mi ha inviato un video dicendomi "attento al cuore"........... valutate voi se l'esclamazione che ha fatto è solo un'enfatizzazione..........

Spinning. Cosa sono i "Minnow"?

Prendo spunto da un Vs. commento, il quale, giustamente, mi fa presente che nell'articolo precedente ci sono dei termini troppo tecnici, non di semplice comprensione. Cari lettori, io sono qui apposta, ricordatevelo e sei nei commenti inserite qualche domanda su termini specifici, sarò lieto di darvi una risposta.

La prima domanda è stata "cosa sono i Minnow?", in effetti fra i pescatori, ma nemmeno fra tutti potrebbe essere un termine molto conosciuto, mentre fra i "Dummies" potrebbe essere una domanda lecita, prendo al volo questa occasione per riportarvi una bella e completa definizione, compresa una descrizione delle categorie di questo artificiale da Spinning.

DESCRIZIONE: i minnow rappresentano delle imitazioni di piccoli pesci quali alborelle, vaironi, cavedani etc., i cosiddetti pesci "foraggio" prede abituali di lucci, black-bass etc.. Viene subito in mente il nome Rapala che e' stata la prima a produrli, attualmente altre ditte li fabbricano con ugual rendimento. Realizzati in balsa presentano sul muso una paletta piu' o meno pronunciata, che ne influenza il movimento sia di immersione che di "scodinzolamento" e due ancorine, una sulla "pancia" ed una in coda. La versione snodata ( due pezzi giuntati ) ne aumenta le vibrazioni emesse e quindi l'attrattiva. A grandi linee si possono suddividere in tre categorie :

  • galleggianti ( modello Original - floating affondano al massimo 1-1,5 mt.)

  • affondanti ( modello Countdown affonda sino a 2,3 mt.)

  • per "medie e grandi profondità" (modello Fat e Shad Rap, hanno una paletta piu' lunga grazie alla quale quando recuperati affondano sino a circa 4 mt.). Una variazione e' il modello suspending realizzato in plastica cava con all'interno delle sferette per aumentarne le vibrazioni. Tale modello ha il pregio di rimanere "sospeso" piu' a lungo alla profondità che si trova in quel momento del recupero.

Non hanno una protezione antiincaglio, questo e' il loro unico difetto che li rende inutilizzabili in mezzo a zone ricche di ostacoli tipo le ninfee ( si recuperano a lato ) . Si risolve il problema utilizzando imitezioni in gomma innescate con ami piombati antialga meglio ancora ami antialga non piombati usando del filo di piombo da aggiungere o meno a piacimento come zavorra. Tali esche viniliche non sono propriamente dei minnow, presentano una coda piatta perpendicolare al corpo ( che e' senza paletta) utile a produrre le necessarie vibrazioni e scodinzolamenti necessari a dare all'esca un potere catturante.

PESCI INTERESSATI E ZONE DI LANCIO: Tutti i predatori. In tutte le zone "calde" preferite dal pesce che intendiamo insidiare cercando di evitare di lanciarlo in mezzo o sopra gli ostacoli, visto che i "puri" minnow non sono antialga. Il discorso cambia nel caso di imitazioni in gomma, dato che l'esca e' antialga la si puo' lanciare tranquillamente in tutti gli ambienti sia privi che zeppi di ostacoli.

QUALE ACQUISTARE: la misura ( lunghezza ), indipententemente dal modello snodato o meno ( galleggiante, affondatnte etc. che influenza la profondita' in cui vogliamo pescare ), si sceglie in base al tipo di pesce da insidiare:

  • trota, cavedano, persico reale, scardola : dai 3 cm sino a 5 cm. max 7 cm. Nel caso si voglia insidiare la trota marmorata la misura puo' salire sino ai 9-11 cm.

  • black-bass : dai 5 cm. sino a 7cm. max 9 cm.

  • sandra, luccio : dai 9 cm. sino ai 13 cm.

  • siluro : dai 13 cm in su.

Le colorazioni sono molte, per iniziare consiglio quelle classiche ossia l'argentato ( stile alborella ) e/o dorato ( piccola tinca ) e/o persico reale. Discorso analogo nel caso di imitazioni in gomma. Se conoscete l'inglese nel sito della Rapala ( sezione servizi pagina dei link ) troverete qualunque spiegazione abbiate bisogno dalla scelta all'utitilizzo, particolare o meno .

Fonte www.spinningonline.it


martedì 4 dicembre 2007

Lo spinning. Come ho iniziato.

La pesca è sempre stata un'attività da me ben voluta, fin da piccolo rompevo a mio padre, a cui piaceva effettuare la pesca alle orate nel porto di Savona, un pò alla volta però ho cominciato ad imparare e sono diventato un pescatore a tutti gli effetti. Ma come si sa da piccoli queste cose ci affascinano, con il tempo poi spesso si sviluppano altri interessi. In effetti per la pesca la pasienza non deve avere limiti e qui entrano in gioco altri fattori come la passione e la fede (non religiosa naturalmente), cioè nel credere in qualcosa che non sia solo legato alle catture, ma una sorta di connubio di situazioni che ci trasmettono serenità e felicità. E così prima trascinato dal padre e dallo zio, poi pescatore convinto. Ora come ora la pesca mi trasmette serenità anche solo nel "partecipare" con la natura.

Dopo questa premessa vi voglio raccontare brevemente come ho cominciato a pescare a Spinning e soprattutto perchè lo Spinning. Ora non essendo più bambino con il lavoro, il calcio etc. etc. si ha sempre meno tempo da dedicare alla pesca, quindi sono stato costretto ad adattarmi ad alcune tecniche che mi fornivano una sorta di immediatezza e dinamicità. Lo spinning è proprio questo, infatti non ha bisogno di pasturazione di stazionamenti notturni o serali, ma il pescatore se non prende il pesce può andarselo a cercare. Ed ecco che subentrano così alcuni fattori come l'intuito, la ricerca degli HotSpot, l'esperienza nel movimento dell'esca, l'uso degli artificiali in base alla situazione e al colore dell'acqua.
Fatte queste considerazioni, ho comprato una rivista molto molto interessante "Spinning Magazine", la quale mi ha dato un sacco di bei consigli su come praticare questa tecnica anche "for dummies" (per principianti). Il passo suessivo è stato l'acquisto dell'attrezzattura, e qui come sapete bene non è mai facile fare delle valutazioni, ma essendo un principiante e non avendo mai provato, ho trovato un buon compromesso qualità/prezzo . Ecco dunque una bella Shimano Catana 2,40 m e un bel mulinello ... indovinate un pò Shimano Catana.... costo?? € 70 di tutto. Per gli artificiali? beh molto semplice, alcune gomme, ami off-set, e un paio di minnow. Intanto ho continuato a leggere, leggere, leggere, su Internet, sulle riviste e indovinate un pò... rompere le scatole alle persone che trovavo a pescare. Bene! dopo qualche uscita in primavera, ancora con un pò freddino, e dopo un paio di capotti, i quali non mancano ancora adesso e soprattutto fanno sempre bene ne è uscito questo un bel bassetto............ e così cominciò l'avventura. Ah dimenticavo, per gli artificiali le prime volte allamare rami e cespugli vari niente di più semplice e quando le uscite cominciano a costarvi qualche decina di EURI vedrete che imparerete volentieri con gli AUTOCOSTRUITI (al prossimo post......)