venerdì 14 maggio 2010

NEWS: La costa dipinta di blu: sono le 'velelle'

La costa dipinta di blu: sono le 'velelle'

La costa dipinta di blu: sono le 'velelle'
inserito da gommoa

La costa dipinta di blu: sono le
05-05-2010 - Il Primo Maggio si è colorato di blu. Da sabato pomeriggio la costa della provincia di Savona è diventata blu intenso. L’insolita colorazione ha spinto diverse persone, probabilmente impressionate dalle notizie provenienti dal Golfo del Messico, a segnalare alla Capitaneria di porto di Savona la presenza di grosse macchie di idrocarburi nel tratto di mare antistante il litorale, in particolare a Bergeggi. Ma niente paura. In un comunicato firmato dall’ufficiale di ispezione Paolo Ferrero e indirizzato ai Comuni interessati e alle concessioni dei bagni marini, la Capitaneria, che ha disposto un controllo ad hoc di una motovedetta, ha precisato ieri che si stava verificando uno spiaggiamento di massa di colonie di meduse appartenenti alla specie “Velella Velella”, comunemente conosciuta come “Barchetta di San Pietro”. Il fenomeno, frequente in questo periodo dell’anno, è avvenuto prima nelle zone occidentali della provincia di Genova e si è successivamente allargato al nostro litorale.

«È un fenomeno positivo, ricorrente a maggio - rassicura Enrico Schiappapietra, presidente del Sindacato italiano balneari della provincia - Oltre che bello a vedersi, indica che il mare è pulito. Ma chi vuole fare il bagno non deve preoccuparsi: le velelle non sono urticanti. L’unico lato negativo è che, spiaggiandosi e seccando al sole, i milioni di medusine danno un po’ di cattivo odore».

Ma cerchiamo di conoscere più da vicino chi sono i piccoli celenterati che hanno fatto allarmare tanti turisti. Le “barchette di San Pietro” sono piccole meduse a forma di dischetto ovale, sormontato da una cresta verticale che sembra la vela di un minuscolo scafo (da cui appunto il nome “velella”, dal latino velum= vela). Normalmente vivono al largo, in colonie composte da numerosi esemplari, ma la loro apparizione sotto costa è frequente dopo le mareggiate primaverili.

Gli assembramenti di questi organismi planctonici sono a volte così densi da formare immense distese simili a macchie oleose (come è accaduto in questi giorni) facilmente rilevabili anche da lontano, specie quando una lieve brezza increspa il mare calmo. Il loro nuotare alla deriva fa sì che, durante violenti temporali o in condizioni di vento forte e mare mosso, vengono depositati in grandi ammassi sulle spiagge. Così le velelle concludono il loro ciclo vitale.

Il grande sviluppo delle velelle viene messo in relazione al forte calo della fauna ittica e, quindi, alla mancanza di predatori. Nutrendosi di plancton e di uova di pesci, questi organismi contribuiscono a loro volta a impoverire l’habitat della fauna ittica.


Fonte: http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/savona/2010/05/03/AMeAUueD-invasione_litorale_velelle.shtml

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